Motta Camastra, (Messina)

Appartamenti e Case Vacanze

INFO:

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Motta Camastra

Il casale di Camastra risulta esistere già dalla fine del 1100 e fu per la prima volta feudo di Carlo D'Angiò nel 1267. L'intero abitato, che domina e sovrasta la Valle Alcantara, costituisce uno dei più caratteristici borghi medievali della zona, con vicoli stretti e abitazioni addossate una all'altra, situate su un costone di pietra arenaria a 450 m. s.l.m. Nel maggio del 1782, Motta Camastra, abitanti compresi, veniva miseramente venduta all'asta per 26.409 once per via dei debiti del principe di Scordia Ercole Branciforte.

"Ma allora perché vorresti condurci in visita a questo luogo disgraziato?" direte voi: beh perché è affascinante, un posto da favola, se ne accorgono subito i bambini, che qui, oltre a diventare ipercinetici, scatenano la propria fantasia, eccitata da un ambiente indubitabilmente stimolante.

Due strade per raggiungerlo si inerpicano per la montagna con strette curve tortuose ma all'arrivo il premio è assicurato: salendo il panorama si svolge sempre più bello ad ogni svolta incantato dai variati dintorni, finché si giunge, quasi all'improvviso, di fronte al costone : eccola lì, austera e risplendente a picco sulla vallata dell'Alcantara, a fissare le magnifiche vedute con quel pizzico di sufficienza che età e condizione nobiliare le consentono.

Ogni angolo del paese è un tuffo nel passato, nelle tradizioni più antiche, radicate e cariche di significati simbolici che da tempo immemorabile esercitano il loro fascino sugli abitanti di Motta Camastra, della Sicilia e sui visitatori.

I Dintorni

Il paese consente di ammirare scorci paesaggistici e naturalistici molto suggestivi, con costruzioni tipiche della vita rurale e terreni coltivati. Nel territorio del comune di Motta Camastra, in contrada Larderia - Sciara, si trovano le famose e suggestive "Gole dell'Alcantara": veri e propri canyons di lava basaltica formatosi in epoca preistorica, in seguito a dirompenti e fluide colate laviche provenienti dal versante settentrionali del vulcano Etna. Tali colate, infatti, raggiunto l'antico alveo del fiume, si sono raffreddate lentamente lungo il corso d'acqua dando vita ai neri basalti etnei.

In contrada Mitogio del Comune di Castiglione di Sicilia e nel Comune di Motta Camastra vi è una spettacolare grotta di scorrimento vulcanico, non facile da raggiungere, ma splendida da ammirare, chiamata "Grotta dei cento cavalli" per le sue enormi dimensioni. A 15 km c’è Taormina dai belvedere mozzafiato sul mare e sul fianco dell’Etna, conclamato olimpo di Sicilia, fondata come colonia greca e arrivata ai giorni nostri. Testimonial di eccellenza, grandi e illustri personaggi, usando abili parole come strumenti per l’immaginaria bellezza che risiede in tutti noi si cimentarono per descriverla al meglio:

... qui ci si sente come se si fosse vissuto per un migliaio di anni...
... Non che Taormina aspetti solo me, aspetta tutti gli uomini.
- D.H. Lawrence

se qualcuno dovesse passare un solo giorno in Sicilia e chiedesse:
"Cosa bisogna vedere?" risponderei senza esitazione:
"Taormina"...
- Guy de Maupassant

...la vista di Taormina ci mandò in estasi
- Alexandre Dumas


I nostri alloggi a Motta Camastra (ME)

 

"Appartamento La Martina"

Una enorme roccia arenaria sovrasta tutto il paese il quale si sviluppa a ridosso della stessa utilizzando il più delle volte la stessa pietra come base dove sviluppare le modeste abitazioni medioevali seguendo la “diagonale “ dettata dalla montagna ,con infinite scale che si intrensicano tra le abitazioni con il fine di collegare le piccole stradine di accesso.

Benvenuti a Casa! Questo è stato il nostro intento nel momento che abbiamo deciso di recuperare un piccolo granaio che sovrastava l’abitazione di una famiglia tipicamente rurale, in una comunità contadina arroccata tra le rocce, in un contesto di permanente rischio invasori nei secoli scorsi fatto di assedi di stranieri che arrivavano da terre lontane per saccheggiare il frutto di tanto lavoro e sacrifici nei campi. “La Martina” si trova in Via Minghetti: una piccola stradina che si affaccia sul corso Umberto, la strada principale del paese, per quanto sopra descritto, anche quando è una abitazione terranea ed autonoma l’accesso e attraverso una tipica scalinata in pietra lavica che fa si che la stessa casa si affacci con un romantico balconcino al secondo livello nel cuore del paese offrendo una visuale panoramica su tutta la valle l’Etna, sulle abitazioni confinanti e sui suggestivi scorci dello sky line del paese.

Ad accogliere l’ospite un ingresso articolato a disimpegno che permette di raggiungere la zona living all’interno della quale un angolo cottura in muratura ricostruisce fedelmente con l’uso di rivestimenti in pietra la semplicità delle cose di una volta, un ampio divano si offre per comodi momenti di relax trasformandosi all’occorrenza in un confortevole letto a due posti.

Piccola e accogliente la stanza da letto e divisa dalla casa con una porta scorrevole a difesa della privacy, il tetto a volta e stato recuperato e affrescato con il riutilizzo di vecchie tecniche e materiali che creano un atmosfera romantica a tutto l’ambiente, con questa cupola irregolare che raccorda le quattro pareti, abili artigiani locali hanno intagliato piccole strisce di marmo e quarzo per la realizzazione della testata del letto. Una finestrella da luce a tutto l’ambiente, ma piace sottolineare che, visto le piccole dimensioni del nostro paese, permette di origliare il piacevole chiacchiericcio e lo schiamazzo delle persone e bambini nella strada sottostante: il modo più naturale per augurare il buongiorno.

Lo sfarzo è racchiuso in bagno volutamente ostentato per offrire l’igiene e il confort, priorità per la realizzazione dei servizi igienici: una ampia doccia, con uno sfavillante lavandino e sanitari sospesi coronati da uno sfarzoso blu cobalto che emerge dal mosaico di rivestimento riproduce il colore dei nostri mari e come cantava Rino Gaetano il nostro “Cielo e sempre più blu “lasciando posto a una lavatrice che permetterà agli ospiti una indubbia comodità. L’alloggio è climatizzato per mantenere la temperatura desiderata : fresca d’estate e calda d’inverno.

 Foto La Martina

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"Appartamento Dacia Felicia"

Far sentire gli ospiti a casa è il nostro intento quando abbiamo deciso di ristrutturare una piccola casa terrana e autonoma con, al piano inferiore  stalla annessa di una tipica famiglia contadina del secolo scorso , in una comunità arroccata tra le rocce.“La Dacia Felicia ” si trova in Via Santo Spirito : una piccola stradina a cui si arriva attraverso una scalinata  in pietra lavica  tipica  del paese, dalla piazza principale Giovanni Verga.
Ad accogliere l’ospite un ingresso diretto alla zona leaving all'interno della quale un angolo cottura in muratura ricostruisce fedelmente con l’uso di rivestimenti in pietra la semplicità delle cose di una volta, un ampio divano  si offre per comodi momenti di relax  trasformandosi all'occorrenza in un confortevole letto matrimoniale, punto focale della zona pranzo è un forno a pietra restaurato che rappresentava per la famiglia contadina il fulcro della casa e l'unico sistema di riscaldamento utilizzato.Da un piccolo balconcino si può ammirare la magnificenza della natura con una vista su montagne di roccia che incoronano il paese, ascoltando i suoni della natura e leggendo un buon libro.
Da una scala a chiocciola, all'interno dell'appartamento, si raggiunge il piano inferiore dove un bagno volutamente ostentato per offrire l’igiene e il confort, priorità per la realizzazione dei servizi igienici: una doccia, con uno sfavillante lavandino e sanitari sospesi coronati da un allegro verde smeraldo   che emerge dal mosaico di rivestimento riproduce il colore dei nostri prati e giardini nelle splendide giornate estive completato dell'arancio del nostro sole .
Piccola e accogliente la stanza da letto è divisa dalla casa con una porta a difesa della privacy, il tetto è stato recuperato  con il riutilizzo di vecchie tecniche e materiali che creano un atmosfera rustica a tutto l’ambiente,  per la realizzazione della testata del letto abbiamo utilizzato delle ceramiche che ci ricordano atmosfere arabe, una finestrella da luce a tutto l’ambiente, abbiamo volutamente lasciato una parte della muratura originale che possa ricordare ambienti dei tempi antichi come il resto del paese.

Foto Dacia Felicia

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